Quando la diversità era
ricchezza non si badava al tipo di lavoro che facevano gli altri, perché la
verità stava nel tirar fuori le proprie attitudini: “Ci vuole attitudine”,
diceva un amico. E poi si sorseggiava del vino guardando l’orizzonte.
Perché quando i diversi
erano diversi, nessuno era più uguale di qualcuno; tutti erano diversi, ma
“comunicatori di attitudini”.