Qualcuno si interroga
spesso su cosa mangiare e in che quantità, però vi assicuro che è in ugual
misura importante, come e in che stato d’animo si mangia. Se solo si pensa
all’effetto placebo, che ci guarisce e cambia anche morfologicamente il corpo,
si può capire come si mangia e si digerisce con gli occhi e col naso, cioè con
la mente, che agisce sulla bocca, sullo stomaco e su tutto il corpo. Uno stato
mentale adeguato è la base per intraprendere un pasto che possa essere
predigerito, ingoiato, digerito e assimilato ed evitando patologie. Perché
degli stati di eccitazione come rabbia, litigi, risate, discussioni animate,
sia euforiche che rabbiose, fretta, stress, ansia, logorrea, depressione, ecc.
compromettono anche gravemente la masticazione, che rende, quest’ultima, la
digestione difficoltosa, mal fatta, e compromette anche il deglutire, che può
portare al soffocamento (vedi manovra di heimlich[1]) e alla morte. Di
seguito vi spiegherò meglio.