Essere diversi era il comportamento non detto ma dimostrato, era il
complimento e l’apprezzamento tangibile, era la paura svelata, il tempo speso a
guardare, era raccogliere insieme i fiori per fare il tè, era viaggiare sotto
il sole nel sottobosco, camminare a vent’anni nei torrenti, fare uno spuntino
nella natura in un giorno di pioggia, guardare l’altro e vedere qualcosa di
nuovo.