Paura
della vecchiaia, del cancro, della povertà, della guerra, degli stranieri, di
ammalarsi, della disoccupazione; come se sapessimo, dovessimo, inconsciamente
essere eterni, quindi una paura scaturita dalla non-voglia di “vivere”. Non si vuole
che l’orologio continui, prolunghi quest’agonia; perché è un’agonia che deve
essere, per non essere Dio. Se fossimo Dio dovremmo essere giusti, condividere
e dedicarci spesso ad aiutare, in senso ampio, gli altri; non pensare di
restare senza denaro, perché già siamo nel Regno e basta; non pensare di poter
morire, ma a quello che si sta facendo e a ciò che si farà, ogni giorno è un
regalo e la morte non è altro che
entrare in profondità in ciò che già siamo.