venerdì 31 luglio 2015

Come mangiare?




Qualcuno si interroga spesso su cosa mangiare e in che quantità, però vi assicuro che è in ugual misura importante, come e in che stato d’animo si mangia. Se solo si pensa all’effetto placebo, che ci guarisce e cambia anche morfologicamente il corpo, si può capire come si mangia e si digerisce con gli occhi e col naso, cioè con la mente, che agisce sulla bocca, sullo stomaco e su tutto il corpo. Uno stato mentale adeguato è la base per intraprendere un pasto che possa essere predigerito, ingoiato, digerito e assimilato ed evitando patologie. Perché degli stati di eccitazione come rabbia, litigi, risate, discussioni animate, sia euforiche che rabbiose, fretta, stress, ansia, logorrea, depressione, ecc. compromettono anche gravemente la masticazione, che rende, quest’ultima, la digestione difficoltosa, mal fatta, e compromette anche il deglutire, che può portare al soffocamento (vedi manovra di heimlich[1]) e alla morte. Di seguito vi spiegherò meglio.
Un problema di digestione può provocare indigestione e/o dispepsia[2]. Nella bocca sappiamo che masticando si produce saliva contenente enzimi per la prima digestione: ptialina, maltasi e lisozima[3] (funzione antibatterica[4]), soprattutto per scindere l’amido in uno zucchero più semplice[5]. Naturalmente la saliva contiene molte altre sostanze che non tratteremo e che servono per avere: un’azione antibatterica, lubrificazione, rendere possibile la stimolazione delle papille gustative, funzione detergente, solvente[6]; inoltre favorisce la fonazione[7]. Così, masticando e insalivando, si crea il bolo[8] che viene deglutito. In più la saliva ha una funzione tampone[9] che previene la carie e questa funzione aumenta con una dieta ricca di vegetali.
Riassumendo, per mangiare bene deve esserci una buona salivazione e per averla bisogna per prima cosa masticare[10] molto (un sapore dolciastro è indice della trasformazione dell’amido avvenuta). La salivazione è guidata da meccanismi nervosi riflessi che si attivano con il gusto, con la vista, l’olfatto, il pensiero (pensando ad esempio a un alimento gradito che abbiamo sperimentato)[11]. Prima di sedersi per mangiare è meglio fermarsi e respirare profondamente poi sedersi e stare lì fermi per un po’col cibo davanti, ammirandolo. Poi si può cominciare a mangiare pensando a quel cibo, concentrandoci sull’atto che stiamo facendo.
 Purtroppo tra le varie cause che limitano la salivazione, oltre a innumerevoli malattie tra cui la depressione, ci sono anche l’ansia e lo stress[12]. Piuttosto che mangiare in certi stati alterati è meglio aspettare, andare a fare una corsa, o altro di distensivo; al massimo procurarsi delle gocce erboristiche per calmare l’ansia. Del resto, se è capitato a chi legge, sappiamo bene che quando abbiamo una grande ansia, o angoscia, è fisicamente impossibile mangiare. Prima la mente e poi lo stomaco. Infine ricordo che alcuni farmaci riducono la salivazione normale, tra cui sicuramente: antidepressivi, antistaminici, antipsicotici, sedativi, metildopa e diuretici[13].

Ecco come viene spiegato qui sotto e come si previene il soffocamento.
Ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo

Nell’adulto spesso può trattarsi di un boccone di cibo scarsamente masticato (spesso carne o pane) che è passato nelle vie respiratorie invece che nell’apparato digerente: succede spesso in persone anziane che hanno il riflesso della tosse rallentato o in persone affette da patologie neurologiche (es.ictus). Può anche accadere a persone che mangiano affrettatamente o che hanno ingerito alti livelli di alcool. Può anche trattarsi di protesi dentarie. 
Spesso si verifica durante il pasto.
Nel bambino possono essere giocattoli a pezzi minuti, biglie, palline, monete, caramelle ed ancora chicchi d’uva, noccioline, canditi.

Prevenzione :
- tagliare il cibo a piccoli pezzi e masticare a lungo e lentamente soprattutto se si portano dentiere
- evitare di ridere o parlare durante la masticazione e la deglutizione del cibo
- evitare eccessiva assunzione di alcool
- impedire ai bambini di correre o giocare quando hanno in bocca del cibo: noccioline ecc.
- tenere lontano da bambini piccoli biglie, perline, pezzi di plastica, bottoni, monete, sassolini
- non dare a bambini troppo piccoli caramelle, pastiglie, canditi.

Ricordare che il bambino molto piccolo (< di 1 anno) non ha ancora un buon controllo della deglutizione. [14]





[1]Vedi qui come fare in caso di soffocamento adulti: https://www.youtube.com/watch?v=hkDw4o93_uk e se bambini qui: https://www.youtube.com/watch?v=aiDpVAKt3Mw 
entrambi 30 luglio 2015
[2] Termine che indica genericamente disturbi della digestione e patologie causate da sbagliata masticazione e nervosismo. Enciclopedia della medicina DeAgostini 2003
[3] Lisozima: In grado di distruggere la membrana cellulare dei batteri. È considerata una delle più importanti sostanze fisiologiche di difesa antinfettiva nei territori che più facilmente vengono a contatto con i microrganismi patogeni (cavo orale, congiuntiva, vagina ecc.). Viene impiegato come antinfiammatorio, antibatterico, e antivirale, specie in oculistica. Tratto da: Enciclopedia della medicina DeAgostini Editore 2003 S.p.a. Novara
[4]  Enciclopedia medica italiana 1986, USES edizioni scientifiche Firenze
[5]  Dizionario enciclopedico di scienze mediche 1994 McGraw-hill libri italia- Milano
[6]   Dizionario medico RCS quotidiani S.p.a.2008
[7]  Ibidem. Significato fonazione: «Processo fisiologico per cui si produce un suono o un rumore per mezzo degli organi vocali.» Tratto da http://www.treccani.it/enciclopedia/fonazione/
[8]   Enciclopedia della medicina DeAgostini Editore 2003 S.p.a. Novara
[9]   Enciclopedia medica italiana 1986, USES edizioni scientifiche Firenze
[10]  Ibidem
[11] Dizionario medico RCS quotidiani S.p.a.2008
[12] Il manuale Merck per la salute versione in lingua italiana a cura di editori: Springer-Verlag e Raffaello Cortina-   2005 by Merck and Co., Inc.
[13] Ibidem

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