domenica 9 febbraio 2014

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2013 presso Uni-Verso

Lo studio dell’International Peace project in the Middle East, pubblicato nel Journal of Conflict Resolution nel 1988**, condotto durante la guerra tra Israele e Libano nei primi anni ’80, dimostrò che la radice quadrata dell’uno per cento della popolazione di un luogo, riesce a modificare gli eventi drammatici. Un gruppo di persone preparate a Sentire la pace dentro di sé a livello fisico, anziché solo con la mente, ogni mese a determinate ore venivano accompagnate nelle aree di attività bellica. Durante gli orari in cui evocavano interiormente una sensazione di pace, le attività terroristiche cessavano, i crimini contro le persone diminuivano, i ricoveri al pronto soccorso si riducevano, il numero di incidenti stradali si abbassava. Quando il gruppo di persone smetteva di evocare quell’emozione, le statistiche recedevano. I risultati tennero conto dei giorni feriali e festivi, dei cicli lunari. Per fare un esempio, la radice quadrata dell’uno per cento di una città di un milione di abitanti, corrisponde a circa cento persone.


Questo studio condotto durante la guerra tra Israele e Libano ha dimostrato ancora una volta la veridicità delle ricerche ***sull’effetto campo della Meditazione Trascendentale di Ramana Maharishi: basta che una percentuale, piccola ma significativa (vedi studio sopra riportato), di persone mediti attivando un certo livello di coscienza per influenzare i campi della coscienza umana a livello mondiale e far scattare in breve tempo una trasformazione collettiva.


Le ricerche sull’ “effetto campo” mi fanno ricordare anche un’antica pratica esoterica definita “egregori”o egregor. ****L’egregoro è il pensiero cosciente, ed avente una vita propria, di uno o più uomini riuniti in gruppo. Se dunque alcune persone si riuniscono in un posto, emettendo delle vibrazioni forti ed identiche, dei pensieri della stessa natura, un essere vero prenderà vita e sarà animato da una forza buona o cattiva, a seconda del genere dei pensieri emessi. Dapprincipio debole ed incapace di attività, pronto a dissolversi se è abbandonato, questo essere collettivo si precisa a misura che le riunioni aumentano, la sua forma diventa vieppiù netta ed acquista una possibilità d’azione sempre e di più grande. Questo testo proviene da una Conferenza sul malefizio tenuta alla Società di Studi psichici di Nancy nel 1906.


Oppure la *****definizione di Robert Ambelain nel libro”La Gabbale pratique” (Parigi 1951) che dà questa definizione del termine egregor: «Si dà il nome di egregor ad una forza generata da una potente corrente spirituale e poi alimentata ad intervalli regolari secondo un certo ritmo in armonia con la vita universale del cosmo, oppure ad una unione di Entità unite da una comune caratteristica».


Quindi l’uomo è una potente macchina che trasmette un forte segnale spirituale generato da forme pensiero e, come abbiamo visto dagli studi sull’”effetto campo”, sentimenti che va a influire sulle persone e sugli oggetti ed è in grado di attrarre e determinare vari eventi.




**Orme-Johnson David W., Alexander Charles N., Davies John L., Chandler Howard M., Larimore Wallace E., International Peace Project in the Middle East, in The Journal of Conflict Resolution, vol. 32, n. 4, dicembre 1988, p. 778. Tratto da: La scenza perduta della preghiera, di Gregg Braden. Macro Edizioni 2006.


***Tratto da: Oneness Diksha News. Anno II, ottobre 2007.www.diksha.it




****Formulario di Alta Magia, Pierre Piobb. Giuseppe Brancato Editore 1991, Via Pasubio, 33- 95127 Catania . Stampato su concessione dell’editrice Atanòr.


*****Tratto da: http://www.disinformazione.it/egregor.htm


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